- Quanto dura in media un forno
- Quando il forno è da cambiare
- Vano interno arrugginito e vetro della porta rotto
- Usura eccessiva e inefficienza
- Il forno ci mette tanto a scaldarsi
- Costi di riparazione alti
- Prestazioni non più adatte alle proprie esigenze
- Acquistare un forno nuovo: cosa guardare quando si compra un forno
Il forno è uno degli elettrodomestici più utilizzati in casa, per questo è fondamentale che funzioni sempre alla perfezione.
Tuttavia, come ogni altro elettrodomestico, anche il forno ha un “ciclo di vita” ben definito, il che significa che, dopo un certo numero di anni, potrebbe cominciare a mostrare dei malfunzionamenti che ne compromettono non solo le prestazioni ma anche la sicurezza.
Quando si cominciano a notare delle problematiche con il forno è quindi importante riuscire a capire di che tipo di guasto si tratta e se è possibile procedere con una semplice riparazione o se è giunto il momento di acquistare un forno nuovo.
La sostituzione o la riparazione del forno dipendono, infatti, da una serie di fattori che attengono, innanzitutto, all’entità del guasto ma anche alle prestazioni dell’elettrodomestico; se, infatti, si possiede un forno dalla tecnologia obsoleta potrebbe essere più costoso ripararlo che acquistarne uno nuovo, senza contare, poi, che le esigenze personali potrebbero essere mutate nel tempo, con la conseguenza che il proprio forno non è più indicato per soddisfarle.
Oltre a ciò, non si può trascurare il fatto che i forni di vecchia generazione sono meno performanti e più dispendiosi dal punto di vista energetico, altri elementi che potrebbero indurre ad acquistare un modello più recente.
Quanto dura in media un forno
Il forno, come detto, è molto usato in cucina e questo perché si tratta di un elettrodomestico estremamente versatile, grazie al quale è possibile preparare un gran numero di ricette sia dolci che salate in maniera veloce.
Proprio perché molto utilizzato, il forno è facilmente soggetto a usura dovuta non solo a un uso errato ma anche a una cattiva manutenzione e a una scarsa pulizia.
Mediamente, infatti, il forno ha una durata di circa 15-20 anni se correttamente utilizzato, sebbene molto dipenda anche dalla tipologia di forno che si ha in casa.
Per consentire al forno di durare il più a lungo possibile è fondamentale prendersene cura con attenzione, ovvero fare una manutenzione periodica, controllando ad esempio il funzionamento della ventola, della resistenza e delle griglie e l’integrità delle cerniere e delle guarnizioni, e una pulizia quotidiana accurata, prestando particolare attenzione sia al vano interno che alle manopole del forno.
Facendo attenzione a tutti questi aspetti è certamente possibile prolungare la “vita” del proprio forno, sebbene, nel tempo, dei malfunzionamenti e dei guasti possono comunque verificarsi.
Quando il forno è da cambiare
Anche se ci si prende cura del proprio forno è possibile che si verifichino dei malfunzionamenti dovuti, nella maggior parte dei casi, alla semplice usura del tempo.
Così, quando il forno non funziona correttamente è molto importante individuare la natura del guasto e capire se è riparabile, ad esempio sostituendo la componente danneggiata, o se è giunto il momento di acquistare un forno nuovo.
In buona parte dei casi, infatti, è possibile aggiustare il vecchio forno mentre in altri risulta più conveniente comprarne uno nuovo, o perché il danno non è riparabile o perché i costi di riparazione sono troppo alti.
Vano interno arrugginito e vetro della porta rotto
Una delle problematiche più comuni per i forni domestici riguarda il vano interno che, con il tempo, tende ad arrugginirsi.
In questo caso, ovvero quando compare della ruggine sia sulle pareti che sul fondo del vano, è inevitabile la sostituzione del forno e questo perché la ruggine può facilmente finire nelle pietanze, compromettendone non solo il gusto ma anche la salubrità.
Un altro danno abbastanza ricorrente riguarda, invece, il vetro della porta che a causa di un urto o di una scheggiatura finisce con il rompersi.
Quando il vetro della porta è rotto, il forno non è più in grado di funzionare correttamente, ovvero non è più capace di trattenere il calore, con la conseguenza che i tempi di cottura sono molto più lunghi e che l’energia impiegata è nettamente maggiore.
In questo caso è possibile procedere con la sostituzione della porta ma è importante accertarsi che la riparazione sia fattibile e conveniente sotto il profilo economico.
Usura eccessiva e inefficienza
Oltre che all’interno, la ruggine potrebbe comparire anche all’estero del forno, magari accompagnata da altri segni di usura come rottura delle manopole, deterioramento delle guarnizioni o scrostamenti della superficie esterna.
In questi casi, il forno è certamente da sostituire e questo non soltanto perché i costi di riparazione sono probabilmente alti ma anche perché l’elettrodomestico è certamente giunto al termine del suo ciclo di vita.
Oltre che per danni visibili, sia internamente che esternamente, il forno è da sostituire anche quando diventa inefficiente dal punto di vista energetico, ovvero quando consuma molto di più per offrire le medesime prestazioni.
L’inefficienza del forno è facilmente riconoscibile e comporta non solo un aumento dei costi in bolletta ma anche delle prestazioni più scadenti quali una cottura non omogenea dei piatti o tempi di riscaldamento troppo lunghi.
Il forno ci mette tanto a scaldarsi
Altro problema molto comune riguarda il cattivo funzionamento del termostato che porta il forno a scaldarsi troppo o troppo poco.
Se, infatti, ci si accorge che il proprio forno impiega troppo tempo a riscaldarsi ( o al contrario si riscalda troppo velocemente) allora è probabile che il termostato sia danneggiato.
Per verificarlo è possibile mettere nel vano un termometro da forno, impostare la temperatura desiderata e attendere circa 30 minuti; se al termine la temperatura segnata dal termometro non corrisponde a quella desiderata allora è segno che il termostato è danneggiato.
Se il termostato è danneggiato è possibile procedere alla sua sostituzione e, per ragioni di affidabilità del prodotto, si suggerisce di sostituire anche il termostato di sicurezza; i costi della riparazione potrebbero essere alti per questo anche in questo caso l’acquisto di un nuovo forno va presa in considerazione.
Costi di riparazione alti
La riparazione del forno è la prima opzione che si prende in considerazione quando si verifica un guasto. In molti casi, ricorrere alla sostituzione di una componente danneggiata è un’ottima soluzione tuttavia è necessario fare le opportune valutazioni.
Se, infatti, il costo della riparazione è eccessivamente alto (pari o addirittura superiore al costo di un forno nuovo) o se le riparazioni sono troppo frequenti, allora è evidente che la riparazione non è la soluzione migliore sul lungo periodo mentre è più conveniente pensare all’acquisto di un nuovo elettrodomestico.
Inoltre se il forno è soggetto a continui malfunzionamenti questo significa che l’elettrodomestico sta per rompersi in maniera definitiva e che, dunque, è del tutto inutile investire dei soldi nella sua riparazione.
Prestazioni non più adatte alle proprie esigenze
Oltre che a causa di guasti o malfunzionamenti si potrebbe pensare alla sostituzione del forno anche perché questo non è più in grado di soddisfare le proprie esigenze.
Come tutti gli altri elettrodomestici della casa, infatti, anche il forno deve allinearsi ai bisogni della famiglia e riuscire sempre a stare al passo. Così, nel tempo, una famiglia potrebbe necessitare di un forno più grande o di un doppio forno oppure di un forno con maggiori opzioni di cottura o, ancora, con programmi all’avanguardia, capaci di garantire tempi di cottura ridotti.
La sostituzione del forno, poi, è l’opzione migliore anche quando si possiede un modello datato; in questo caso il forno può presentare delle problematiche, legate soprattutto a un eccessivo consumo energetico con conseguenti rincari in bolletta.
Acquistare un forno nuovo: cosa guardare quando si compra un forno
Quando si decide di comprare un nuovo forno è fondamentale prendere in considerazione numerosi aspetti, così da essere certi di fare un acquisto consapevole.
La prima cosa da considerare è il modello del forno, ovvero scegliere tra un forno elettrico, a gas o combinato, valutando poi con attenzione anche le dimensioni che, ovviamente, devono essere adeguate allo spazio di cui si dispone in cucina.
Oltre a ciò, è bene anche verificare che il modello di forno scelto sia facile da pulire, ovvero dotato di sistemi di pulizia all’avanguardia come la tecnologia pirolitica, sia dotato di diverse modalità di cottura, di un’ampia gamma di temperature, così da scegliere sempre quella più adatta, e di funzioni di cottura speciali, quali ad esempio quella per la lievitazione o per l’essiccazione.
Oltre a ciò un buon forno da incasso dovrebbe essere dotato anche di accessori indispensabili come la griglia, la leccarda e il girarrosto, dovrebbe avere il vetro della porta smontabile, così da agevolarne la pulizia, e un vano facilmente accessibile.
In fase di acquisto, infine, è sempre fondamentale controllare l’etichetta energetica del prodotto e preferire un modello di classe energetica superiore, anche se il prezzo di vendita è più alto; un forno con migliori prestazioni energetiche, infatti, è capace nel lungo periodo di garantire un minor consumo di elettricità o gas, cosa che si traduce in una minore spesa in bolletta.
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