Tritarifiuti Domestico: Come Funziona e Perchè Comprarlo

da Replais | Categoria : News
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tritarifiuti domestici

Quanto è bello cucinare, ma quanto è difficile evitare che si creino avanzi! E gli avanzi, si sa, piacciono a pochi, ma c’è qualcuno che li divora, letteralmente…

Si tratta del tritarifiuti domestico, anche conosciuto come dissipatore alimentare o dissipatore di rifiuti, un dispositivo di macinazione elettrica che si inserisce nella parte inferiore del foro di drenaggio del lavello. È, in sostanza, un piccolo elettrodomestico di forma cilindrica che sminuzza i resti alimentari. Le sue potenzialità sono ancora poco conosciute ma può dare parecchie soddisfazioni a un pubblico molto ampio, per le seguenti motivazioni:

  • Evita la formazione di marciume e quindi di cattivi odori provenienti dallo scarico.
  • Evita che il lavandino o il tubo dello scarico si intasino.
  • Riduce ai minimi termini e in tempi brevissimi quasi tutti i resti alimentari provenienti dalle attività di cucina.
  • Previene l’accumularsi di rifiuti organici nei locali di casa. 

Sono moltissimi i comuni in cui la raccolta differenziata della spazzatura viene effettuata porta a porta e sarete d’accordo con noi che dimenticare il passaggio della raccolta dell’umido, soprattutto se avviene di rado, può diventare un problema, a maggior ragione se vivete con animali domestici o con bambini intraprendenti!

L’invenzione del tritarifiuti domestico non è particolarmente recente e risale a un’ottantina di anni fa negli U.S.A. Esiste, però, una ragione specifica se in Italia non ha ancora preso molto piede: fino al 2008 la legge non permetteva l’installazione di dissipatori alimentari domestici. Ma, attenzione, nonostante adesso sia consentito, prima di iniziare a sognarlo nella propria cucina, è necessario informarsi bene se nel proprio comune esista un sistema di depurazione da parte dell’ente gestore del servizio idrico e se le proprie fognature possiedano un collegamento verso un depuratore attivo.

Come funziona un tritarifiuti da lavello?

Lo smaltitore di rifiuti è un elettrodomestico che si installa sotto al lavandino della cucina e permette la triturazione e la dissipazione dei rifiuti domestici alimentari, i quali confluiscono, assieme alle acque grigie, nei bacini di depurazione cittadina. Il processo di sminuzzamento avviene in una camera dettadi triturazione”, dove è presente un anello provvisto di lame oppure, in alcuni modelli, tramite la pressione creata dalla forza centrifuga e dalla abrasione di martelletti in acciaio inox. Molti modelli Insinkerator, la prima azienda costruttrice di dissipatori alimentari, sono progettati senza lame. La materia ridotta a poltiglia confluisce poi nello scarico tramite il passaggio dell’acqua.

Esistono due tipi di dissipatori:

- ad alimentazione continua, il cui motore si attiva automaticamente quando l’acqua scorre dentro al dispositivo, quindi anche contestualmente all’inserimento dei rifiuti organici.

- ad alimentazione discontinua o ad inserimento, il cui motore si attiva grazie ad un interruttore manuale, successivamente all’inserimento dei rifiuti organici nella camera di triturazione.

Attivare il dissipatore è un’azione che può essere effettuata direttamente da un interruttore presente nel lavandino, da uno a parete, oppure da un interruttore pneumatico, a seconda dei modelli, ma il più comodo e sicuro è certamente l’interruttore pneumatico e si può acquistare anche separatamente.

Si tratta sempre e comunque di dispositivi dagli elevati standard di sicurezza: nei modelli più recenti, infatti, le lame sono nascoste in un punto inaccessibile del tritarifiuti e non c’è nemmeno il pericolo che le posate possano finire a contatto con gli elementi trituranti perché la maggior parte dei dissipatori da lavello sono provvisti di un anello magnetico che trattiene i piccoli oggetti metallici che dovessero accidentalmente cadervi dentro; in questo modo si scongiura anche la rottura o il danneggiamento dell'elettrodomestico.

Come si monta un dissipatore di rifiuti?

Se avete un po’ di dimestichezza nei lavori domestici non avrete difficoltà nell’installare autonomamente il vostro tritarifiuti, basteranno una pinza, un cacciavite, una chiave stringitubo, un martello e una seghetta; attrezzi che un tutto fare possiede sempre nella propria cassetta. Il kit di montaggio veloce e le istruzioni sono presenti dentro alla confezione dell’elettrodomestico e la rete è ricca di tutorial. Potrete anche collegare la lavastoviglie al tritarifiuti per macerare meglio i resti alimentari che la lavastoviglie non riesce a smaltire e che a volte intasano il sistema di drenaggio. Se però non siete proprio degli esperti nel fai da te, rivolgetevi sempre al vostro idraulico di fiducia, eviterete spiacevoli sorprese! 

Ricordate, inoltre, che il legislatore prevede la segnalazione alla società idrica di tutti i tritarifiuti domestici attivi pertanto, assicuratevi che il vostro rivenditore compia questa importante operazione che è sempre a suo carico

Cosa non mettere nel tritarifiuti?

Abbiamo detto che la grande utilità dello smaltitore di rifiuti domestico è proprio quella di liberarsi di rifiuti organici noiosi, ma attenzione, non tutti i cibi possono essere inseriti in un tritarifiuti! Ecco qui un utile elenco di rifiuti che il vostro dissipatore non ama particolarmente:

- Ossa troppo grandi che non riescono a passare tramite il tappo del tritarifiuti

- Gusci di ostriche (sono rivestite da una sostanza che può depositarsi nel sistema idraulico)

- Grasso, olio e altri grassi alimentari. Ricordiamo che nessun tipo di olio dovrebbe colare nello scarico del lavello, ma dovrebbe essere raccolto in contenitori da smaltire presso le isole ecologiche del proprio comune.

- Bucce di banana

Un discorso a parte va fatto, invece, per tutti quegli scarti ricchi di fibra, come ad esempio le bucce della frutta fresca, che sconsigliamo di inserire nel tritarifiuti se volete mantenerlo in funzione per molti anni. Ciò nonostante, esistono dissipatori di nuova generazione, come l’Insinkerator Evolution che è provvisto di un sistema di dissipazione a tre stadi e un motore da 75cv che sviluppa la potenza necessaria a garantire la triturazione di quasi ogni genere di rifiuto, comprese le bucce della frutta fresca. 

Anche se può sembrare ovvio, è bene specificare che ci sono materiali che possono confluire nella raccolta dell’umido ma non nel tritarifiuti, come fazzoletti di carta, scottex, contenitori e bustine biodegradabili.

Tutti gli altri rifiuti alimentari possono essere triturati dal dissipatore: ossa di pollo e altri ossicini, gusci d’uovo, fondi di caffè, formaggi, alimenti semi-liquidi, come maionese o yogurt, e alimenti andati a male o marci. Non verrete mai disturbati da cattivi odori!

Quanto costa un dissipatore di rifiuti?

Il mercato propone una vasta scelta di tritarifiuti domestici che possono venire incontro a qualsiasi capacità economica. I dissipatori Insinkerator propongono il loro modello base, il modello 46, a poche centinaia di euro, fino a modelli più performanti a prezzi che possono superare anche i mille euro. Anche le aziende Franke, Bort e Zerotrash sono produttori di dissipatori di rifiuti e hanno prestazioni paragonabili alla concorrente americana Insinkerator, la quale, però, rimane la più quotata per il rapporto costi e prestazioni.

Come scegliere il tritarifiuti domestico?

Mettendo da parte il classico fattore budget (e abbiamo visto che anche con un minimo sforzo economico si riesce ad acquistare un dissipatore assolutamente sicuro ed efficiente) crediamo che il criterio di scelta più saggio sia la quantità di rifiuti domestici che siete in grado di produrre. Una famiglia numerosa produce scarti alimentari in quantità molto differenti da una coppia e la grandezza delle camere di dissipazione varia da poco meno di un litro fino a quasi un litro e mezzo. 

Un altro fattore molto pratico è la disponibilità di spazio che avete sotto il lavello. State bene attenti nell’acquisto del vostro dissipatore e prendete le misure con attenzione e non avrete problemi perché il mercato propone davvero molte soluzioni! 

Alcuni dissipatori, inoltre, vengono concepiti per essere installati in particolari lavelli, come il dissipatore Artinox, studiato appositamente per tutti i lavelli della stessa marca.

Un ultimo fattore di scelta legato al tema sicurezza è la presenza o meno di lame all’interno dell’ingranaggio che sminuzza i resti alimentari. Ci sono dissipatori che utilizzano lame (sono la maggior parte dei dissipatori presenti sul mercato) e altri tritarifiuti che non sono provvisti di lame, bensì di martellini in acciaio inox che sminuzzano e dividono in piccole particelle i rifiuti organici, grazie alla forza centrifuga e di abrasione. Si tratta dei dissipatori di ultima generazione e Insinkerator ne propone diversi, dal modello Evolution 100 al modello Evolution 250.

Tutti gli altri criteri di scelta sono più che altro prestazionali, primo fra tutti, il fattore acustico. Non tutti i dissipatori, infatti, vengono creati appositamente per ridurre il rumore causato dalla camera di triturazione e a lungo andare potrebbe diventare assai fastidioso. Esistono dissipatori che sono studiati appositamente per essere silenziosi e ridurre al minimo il rumore e, anche qui, Insinkerator non ci delude mai.

Un altro criterio prestazionale è la capacità di sminuzzamento e, infine, i materiali con cui è prodotto. Meglio preferire sempre tritarifiuti in acciaio inox e con componenti in plastica ridotte al minimo indispensabile. Per quanto riguarda la capacità di sminuzzamento dei cibi, alcuni dissipatori domestici possiedono una sistema a più fasi, per assicurare il defluire degli scarti e scongiurare intasamenti. Inoltre, i dissipatori a tre fasi riescono a sminuzzare una gamma molto più ampia di resti alimentari: non è scontato potervi inserire frutta secca, piccole ossa e materiale fibroso come le bucce della frutta. 

Sarà per il livello che Insinkerator è riuscita a raggiungere negli anni, specializzandosi nel settore dei tritarifiuti, ma anche in questo caso i dissipatori Insinkerator sono i migliori che possiate trovare sul mercato perché hanno una linea di prodotti davvero ampia. Il modello Evolution 250, modello di punta, è provvisto di una serie di accessori che lo rendono ineguagliabile. Infatti, è stato studiato per essere installato anche in spazi ridotti, è dotato del sistema SoundSeal™ che rende il dispositivo particolarmente silenzioso e della tecnologia Multigrind™ che offre le più alte prestazioni di triturazione in assoluto. La protezione termica contro il sovraccarico e il motore Dura-DriveTM completano il dispositivo e ne assicurano una vita lunga e in salute. 

Ora che vi abbiamo svelato tutte le caratteristiche di questo piccolo e vorace elettrodomestico, andate a scoprire tutti i modelli che proponiamo e cercate quello più adatto a voi. 

Ricordate, il team di Replais è sempre disponibile per rispondere alle vostre domande!

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