Elettrodomestici a basso consumo energetico: quali sono e come sceglierli

da Replais | Categoria : News
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basso consumo energetico

L’acquisto di un elettrodomestico, qualsiasi esso sia, implica valutazioni preliminari importanti, per capire quali sono le nostre esigenze in relazione alle abitudini di consumo, per confrontare le singole prestazioni e per valutare le etichette energetiche, che contengono informazioni sull’efficienza secondo le indicazioni fornite dall’Unione Europea.

L’etichetta energetica diventa una bussola importante quando si tratta di acquistare un elettrodomestico. Per aiutare i consumatori a confrontare, scegliere e comprare con consapevolezza, l’Unione Europea ha emesso una Direttiva (92/75/CEE) che obbliga tutti i produttori e i rivenditori ad accompagnare agli elettrodomestici la loro etichetta corrispondente.

Ma quali sono gli elettrodomestici a basso consumo energetico? Fino a poco tempo fa la classe energetica a più basso consumo energetico era la A, declinata in A+, A++ e A+++, con un apparecchio di classe A+++ che poteva vantare consumi inferiori fino al 50% rispetto a uno di classe A. Oggi la classificazione è stata semplificata, con l’inclusione e la redistribuzione di tutte le classi A+, A++ e A+++ in un nuovo intervallo che va dalla A (associata al colore verde) alla G (associata al colore rosso). 

Questa distinzione permette di classificare gli elettrodomestici in base al loro grado di consumo. Quelli in classe G, ad esempio, sono quelli meno performanti sotto un profilo energetico. Man mano che si percorre la scala verso la classe A, aumenta il risparmio energetico e di conseguenza, anche quello di denaro.

La classe energetica più alta è quella che garantisce un risparmio a lungo termine sia dal punto di vista economico che di efficienza. Quindi, anche se un elettrodomestico a prima vista può sembrare particolarmente costoso perché di fascia energetica alta, è bene considerare che proprio la sua classe energetica, che ne giustifica il prezzo alto, determinerà, nel tempo, un notevole risparmio in bolletta

Qui di seguito trovate qualche indicazione utile per guidarvi in una scelta consapevole se vi trovate a fare i conti con l’acquisto di un nuovo elettrodomestico per la casa.

Il frigorifero e il congelatore

Il frigorifero e il congelatore sono elettrodomestici che, a differenza di altri, sono sempre accesi, quindi risulta particolarmente importante orientare l’acquisto verso modelli di classe energetica ottimale. Leggendo l’etichetta energetica si ha subito un quadro abbastanza preciso di che tipo di frigorifero si tratta, in quanto vi sarà riportato il consumo di energia in kWh/anno, la capienza del vano frigorifero e del congelatore, e il livello di rumorosità dell’apparecchio.

La scelta del frigorifero deve essere determinata dal numero di persone che vivono in casa, dalle abitudini di spesa, dall’esigenza o meno di congelare cibo fresco e dallo spazio disponibile in cucina. In più, in fase d’acquisto, è bene valutare le dimensioni e le prestazioni dei diversi modelli per scegliere quello più adatto alle proprie necessità.

I modelli no-frost, ad esempio, sono molto gettonati perché dotati di un meccanismo di ventilazione che previene l’accumulo di umidità, evitando il formarsi di brina e ghiaccio. 

Altro elemento di grande importanza è l’isolamento, ossia il tempo di autonomia dell’elettrodomestico senza corrente. La domanda da porsi è: dopo quanto tempo, in caso di blackout, inizia il processo di scongelamento? Più è alto questo parametro, maggiore sarà l’efficienza del frigorifero.

In termini di prestazioni energetiche, è bene che il frigorifero sia installato nel punto più fresco della cucina, quindi lontano dai fornelli e dai termosifoni, e collocato in modo da garantire una buona aerazione posteriore. 

La lavatrice

Oggi la maggior parte delle lavatrici che si trovano in commercio si trova in classe A, con un’etichetta che riporta anche il livello di efficienza della centrifuga e la rumorosità: aspetti solitamente poco considerati che invece incidono sulla prestazione dell’elettrodomestico. 

Sicuramente, rispetto al passato, le lavatrici moderne sono anche dotate di un maggior numero di programmi orientati al risparmio di acqua e di energia elettrica, facilitando la scelta a chi deve effettuare la sostituzione di un vecchio modello o l’acquisto di un apparecchio nuovo.

L’asciugatrice

Qualcuno la reputa un elettrodomestico indispensabile per la zona lavanderia, altri meno. A decretarne la reale esigenza o meno sono due fattori fondamentali in una casa: lo spazio a disposizione e l’eventuale umidità degli ambienti, che potrebbero rendere difficoltosa l’asciugatura ottimale dei capi sul tradizionale stendibiancheria.

Chi decide di investire nell’acquisto di un’asciugatrice, dato che l’elettrodomestico funziona riscaldando l’aria prelevata dall’ambiente esterno, proprio per l’alto dispendio energetico di questo processo dovrebbe privilegiare una fascia energetica alta e modelli che presentano nuove tecnologie come la pompa di calore.

La lavastoviglie

Oggi, rispetto al passato, la tecnologia ha fatto passi da gigante con le lavastoviglie: i modelli più recenti consumano da 0,65 a 0,9 kWh e offrono un risparmio indicativo di circa 0,18 euro per ogni lavaggio. 

Se consideriamo che, al pari della lavatrice, anche la lavastoviglie è un elettrodomestico che consuma energia nella fase iniziale del lavaggio per portare l’acqua alla temperatura desiderata, in fase d’acquisto, quindi, è bene puntare su modelli più innovativi, anche se inizialmente l’investimento può sembrare alto

Tra i piccoli, preziosi accorgimenti che possiamo mettere in atto per un maggiore risparmio energetico c’è quello di scegliere la capienza in base all’utilizzo che ne faremo, in modo da azionare poi la lavastoviglie soltanto a pieno carico, ed eliminare la funzione asciugatura a caldo per ridurre la durata del ciclo di lavaggio. 

Il forno

Quando si acquista il forno per prima cosa bisogna decidere tra quale tipologia scegliere: forno elettrico o a gas? I modelli a gas sono più economici, mentre i forni elettrici (forno a microonde compreso), risultano più costosi in quanto dotati di una tecnologia e di una componentistica di categoria superiore, offrendo al contempo diverse modalità di cottura e una grande versatilità d’uso.

Un forno elettrico assorbe in media 1900-2200 watt e, se usato con intelligenza, permette di risparmiare fino al 30%. Come? Preriscaldando solo quando è indispensabile, ad esempio, o evitando di aprire lo sportello durante la cottura. O ancora, spegnendo il forno sempre un po’ prima della fine della cottura per sfruttare il calore residuo o utilizzando la ventilazione per limitare la dispersione e ridurre i tempi.

Il piano cottura

Anche per quanto riguarda i piani cottura la scelta è duplice: a gas o induzione? 

Tutto dipende dalle preferenze personali e dal tipo di uso che si fa della cucina e dal tipo di cucina che si è soliti mettere in pratica. Per questi elettrodomestici non è ancora prevista l’etichetta energetica che aiuti a orientarci, ecco perché è importante informarsi bene, confrontare le diverse possibilità e richiedere informazioni dettagliate legate alle caratteristiche e ai consumi per valutare qual è la soluzione più efficiente.

Sicuramente dove la tecnologia ha fatto più passi avanti, anche e soprattutto in termini di efficienza energetica, è nel comparto dei piani a induzione. Ad esempio, permettono di distribuire il calore in modo uniforme solo sotto le pentole, evitando qualsiasi tipo di dispersione nell’ambiente, come invece avviene con la fiamma di un fornello a gas.

Ancora, l’efficienza di questo tipo di piano cottura è nettamente superiore, in quanto porta le pentole e gli alimenti in temperatura molto più velocemente, permettendo di risparmiare tempo ed ottimizzare i consumi. 

Il condizionatore elettrico

In estate diventa prezioso quando il clima si fa torrido oppure se si vive in un ambiente particolarmente caldo, come gli appartamenti mansardati. La soluzione più efficiente dal punto di vista energetico, più che il condizionatore, sarebbe un vero e proprio impianto di condizionamento, dotato di sistema di riscaldamento a bassa temperatura e con doppia funzione, in modo tale che l’impianto eroghi fresco durante l’estate.

I condizionatori elettrici  infatti si suddividono in due gruppi; gli apparecchi per il solo raffreddamento e quelli dotati anche di funzione riscaldamento (che funzionano quindi sul principio della pompa di calore). Va detto che l’uso del condizionatore dovrebbe limitarsi solo ai casi di effettiva necessità, quindi nelle giornate più afose e sempre con cautela, regolando cioè la temperatura in modo che la differenza fra interno ed esterno non sia eccessiva. 

Molto importante è anche che l’impianto non raffreddi semplicemente l’aria, ma la climatizzi, regolandola sul giusto grado di umidità e depurandola. Anche in questo caso, le nostre azioni sono fondamentali per incentivare prestazioni energetiche ottimali di un elettrodomestico, come la regolazione del termostato, che non deve essere mai al massimo, ma deve semplicemente ridurre la differenza tra temperatura interna e quella esterna. O la pulizia del filtro, che se sporco danneggia l’aria che respiriamo e incide negativamente sui consumi.

Il radiatore elettrico

Un radiatore elettrico è un calorifero ausiliario, portatile o da parete, che viene utilizzato per riscaldare un ambiente dove non è presente altro tipo di impianto di riscaldamento, o per incrementare ulteriormente la temperatura in una stanza. Questo tipo di apparecchio è noto per consumare molta energia elettrica, anche se quelli più recenti sono riusciti a raggiungere una buona classe energetica. 

In commercio ne esistono di diversi modelli; ci sono i termoconvettori, progettati per riscaldare stanze di ampie dimensioni e per distribuire il calore in modo uniforme. Esistono poi i termoventilatori, ideati per riscaldare l’aria e distribuirla attraverso una ventola in ambienti piccoli come il bagno. Infine ci sono i pannelli a parete, che è sempre consigliabile installare in alto e molto lontani da qualsiasi materiale infiammabile perché esposti al pericolo di incendio.

Acquistando un radiatore elettrico bisogna mettere in conto che un aumento in bolletta ci sarà, anche se l’apparecchio è a basso consumo energetico. E anche in questo caso, molto dipende dall’uso che se ne fa; molto importante è sceglierne uno adatto alle dimensioni della stanza, così come diventa vitale non fare ricambi d’aria durante il periodo di riscaldamento per evitare la dispersione.

Sul sito Replais potete scoprire una vasta gamma di elettrodomestici ad alta tecnologia e a basso consumo energetico. E se avete bisogno di una consulenza personalizzata per scegliere il modello più adatto alla vostra cucina, non esitate a contattarci: siamo qui per aiutarvi. 

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